A.I.C.O. esprime attraverso questo comunicato la sua piena e cristallina contrarietà in merito al presunto corso formativo dell’Azienda Ospedaliera di Padova, finalizzato a formare Operatori Socio Sanitari come Strumentisti di Sala Operatoria.
Apprendiamo da varie testate giornalistiche la nota della Direzione Sanitaria e delle Professioni Sanitarie dell’Azienda Ospedaliera di Padova rispetto alla valutazione di formule organizzative innovative che rispondano alla criticità del Sistema Sanitario.
A.I.C.O., come Società Scientifica Infermieristica, è da sempre (come Statuto e Mission) attenta all’evoluzione della Professione in un ambiente multidisciplinare e complesso come le Sale Operatorie, dove la variabilità e l’imprevedibilità degli eventi impongono figure Professionali in grado di agire con responsabilità, capacità di risoluzione e gestione del rischio sanitario.
L’Operatore Socio Sanitario in virtù del suo profilo ben delineato dall’Accordo Stato-Regioni del 22- 02-2001, non è in grado di assumersi queste responsabilità.
Nel 2023 A.I.C.O. ha prodotto un documento dal titolo “L’Operatore Socio Sanitario in Sala Operatoria” disponibile all’indirizzo www.aicoitalia.it/buonepratiche dove viene definito il tema dell’inserimento dell’Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) in Sala Operatoria in termini di attribuzione di azioni, dove questo sia possibile, ritenendola una figura importante.
Il giustificare l’O.S.S. strumentista come risoluzione a carenze Infermieristiche risulta distopico; da anni A.I.C.O. affronta questo aspetto promuovendo e realizzando come Società Scientifica percorsi di Certificazione delle Competenze dell’Infermiere di Sala Operatoria, al fine di delineare e riconoscere l’Unicità, l’Insostituibilità e l’Infungibilità della nostra figura Professionale.
Questa breve analisi evidenzia la mancanza di presupposti normativi e contrattuali affinché questa presunta idea dell’O.S.S. strumentista rappresenti una soluzione valida e percorribile per un’ organizzazione complessa come quella sanitaria.